Poesie e scrittori di poesie: Bologna, 1265-1327
Direction : Prof. Dr. Paolo Borsa
Durée de validité : depuis 2025 (48 mois)
Rinvigorendo le ricerche su un capitolo della storia della letteratura delle Origini ritenuto a buon diritto fondamentale fin dall’Ottocento, il progetto studia la poesia bolognese medievale e la fruizione cittadina dei testi lirici in volgare tra 1265 e 1327. L’arco cronologico scelto, che si trova a coincidere con l’età di Dante, abbraccia il periodo della storia di Bologna che corrisponde alla traiettoria politica del comune di popolo; è quello maggiormente coperto dalle fonti archivistiche, il più interessato dal fenomeno delle tracce poetiche fermate in forma estravagante sui registri pubblici e quello in cui la produzione lirica dei poeti bolognesi appare più prolifica.
Il progetto, scritto e sviluppato in collaborazione con Armando Antonelli, mira a produrre una sintesi storiografica, a oggi mancante, della poesia bolognese e della circolazione e fruizione cittadina della poesia italiana in volgare, grazie a una recensio esaustiva delle fonti due e trecentesche, una campagna di digitalizzazione di tutti i testimoni, trascrizioni filologicamente accurate e il collegamento di tutti questi dati con i profili biografici degli scriventi (poeti, copisti, cultori di poesia), che sarà possibile realizzare grazie a una capillare escussione dei documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Bologna. Per raggiungere i propri obiettivi il progetto assume una prospettiva per così dire urbanocentrica, con una scelta ponderata e consapevole che, tenendo conto anche di punti di vista diversi e di differenti approcci scientifici alla materia, sarà sempre controbilanciata da una prospettiva comparativa estesa al contesto delle altre letterature volgari d’Europa, in particolare per lo studio del fenomeno della trasmissione eterodossa della poesia e l’analisi delle modalità di trascrizione e impaginazione del testo poetico.
L’esito principale previsto dal piano di lavoro quadriennale consiste nella realizzazione e implementazione di una base di dati che accolga tre distinti corpora tra loro interconnessi: 1) i testimoni poetici fermati sulla documentazione pubblica bolognese; 2) i componimenti poetici scritti da poeti bolognesi, conservati sia in forma ortodossa nei canzonieri due e trecenteschi della lirica italiana antica sia, in forma estravagante, nella documentazione pubblica bolognese del periodo studiato; 3) i profili biografici di poeti, copisti e cultori di poesia bolognesi. Attraverso un’accurata georeferenziazione, il progetto fornirà la mappatura topica e cronica dei testi e degli scriventi censiti. I dati acquisiti verranno inseriti in formato linked data all’interno di un’istanza Nodegoat e saranno consultabili e visualizzabili, dal punto di vista spaziale diacronico e relazionale, attraverso un’interfaccia web; l’hosting a lungo termine dei dati e il supporto tecnico saranno garantiti da DaSCH.
Attraverso il progressivo popolamento della base di dati sarà possibile mettere in relazione un’enorme messe di fonti, in gran parte inedite o ignote, che fanno di Bologna – centro nevralgico della trasmissione della cultura universitaria e della cultura scritta medievali – un caso unico nel panorama italiano ed europeo. In modo innovativo e metodologicamente originale, integrando strumenti tradizionali e nuovi approcci, il progetto permetterà di illuminare uno dei momenti più straordinari e insieme più trascurati della storia della letteratura italiana delle Origini. L’accessibilità della base di dati (che risponde perfettamente ai principi FAIR: Findability, Accessibility, Interoperability, Reuse) e, nel corso del quadriennio, una calibrata sinergia tra attività di disseminazione scientifica e di divulgazione culturale permetteranno di far conoscere i risultati del progetto anche al di là della cerchia accademica degli specialisti, ai quali esso è principalmente rivolto: oltre a promuovere ulteriori studi sulla letteratura italiana medievale, il progetto mira dunque ad avere una ricaduta anche in altri ambiti, in particolare in contesti didattici.