Perché partecipo al Swiss Living Challenge?

Perché partecipo al Swiss Living Challenge?

E’ presto detto in tre parole: inclusione, condivisione e apprendimento. L’unicità del progetto sta nella multidisciplinarità che mette insieme studenti di diversa formazione e con differenti esperienze pregresse.

Fiera italiana nel cuore e sul passaporto, la mia passione per le lingue e i viaggi mi ha portato a uscire presto di casa per girare e scoprire il mondo, fino a ritrovarmi nella più internazionale tra le piccole città universitarie, nella più internazionale tra le piccole nazioni. Ma cosa ci fa una milanese in una città come Friburgo? Sempre parlando di passioni, quella per la comunicazione mi ha portato qui per frequentare un Master unico in Business Communication, in una delle università più rinomate.

Da quando sono arrivata ormai quasi tre anni fa, una cosa mi ha colpito particolarmente: la quantità di opportunità che si presentano agli studenti per mettere in pratica le conoscenze teoriche e la possibilità di acquisire competenze pratiche, attraverso le innumerevoli associazioni presenti all’università. Tutto ciò era per me completamente nuovo e mi sono subito lanciata in diverse attività, pur di mettere in pratica finalmente quello che avevo imparato fino a quel momento e fare qualcosa di concreto nel settore della comunicazione, in cui sogno di lavorare.

A un certo punto però, questo non mi bastava più: avevo bisogno di qualcosa di più, un’esperienza che mi facesse confrontare con la comunicazione nel mondo del lavoro reale, uno stage che mi facesse sentire anche utile, dove potessi contribuire a fare del mondo un posto migliore. Ed è a quel punto che mi sono ritrovata faccia a faccia con il Swiss Living Challenge: un progetto fatto da studenti, dove tutti possono contribuire, apportare nuove idee, osare a intraprendere nuove strade, ma soprattutto permettersi anche di sbagliare. Questo progetto mi ha permesso di entrare in contatto con tutti gli aspetti di un settore così ampio come la comunicazione, di decidere su cosa concentrarmi e di variare le attività nelle quali implicarmi. Ma la cosa che più mi motiva dall’inizio, è la possibilità di fare parte di un progetto che mira a contribuire alla preservazione della Terra e delle sue risorse così preziose: per la prima volta ho la consapevolezza di essere parte di qualcosa di importante e utile a tutti.

Partecipare a questa avventura è allo stesso tempo una possibilità e un impegno: mi concede di gestire il lavoro in funzione delle lezioni e di rendermi disponibile tanto quanto possibile a seconda degli impegni, ma necessita anche di rispettare le scadenze e di partecipare agli incontri, proprio come accade in qualunque altro ambiente professionale.

Spesso sento parlare di «grande famiglia» riferito ad ambienti lavorativi, ma io sono rimasta sempre un po’ scettica, credendo che in fondo alla fine ognuno pensa sempre un po’ a sé stesso e alla sua crescita professionale. Devo ammettere che sono rimasta piacevolmente sorpresa nello scoprire che noi lo siamo davvero: mi sono subito sentita accolta e apprezzata, e nonostante le differenze, riusciamo sempre a lavorare bene insieme e a risolvere ogni eventuale incomprensione serenamente.

Gli stimoli non mancano mai: eventi da organizzare, documenti da preparare, contatti da intrattenere, testi da scrivere… Ma è proprio questo che mantiene alta la motivazione! Lavorare, imparando costantemente e rendendosi utile alla società, senza tralasciare il divertimento, è tutto ciò che potessi desiderare da questa esperienza!

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Author

Studentin im dreisprachigen Master in Business Communication an der Universität Freiburg. Sie hat einen Bachelor in Medien und Kommunikation in Mailand abgeschlossen, wo sie aufgewachsen ist. Seit Oktober 2016 arbeitet sie am Projekt Swiss Living Challenge als Mitarbeiterin bei der externen Kommunikation mit.

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